SORRISO

Apprezzare i colori

essere deliziati o infastiditi

da luci e ombre

riconoscere le forme

Tutto ciò grazie ai nostri occhi

La tristezza di una persona sola     

la curiosità di un bambino

la cattiveria di un malvagio

la gioia di vivere e la serenità

tutto ciò guardando gli occhi

Il sorriso di ognuno di noi

è negli occhi

UN AMICO...

Un amico:

una persona che ti capisce,

che ti consola

quando la realtà ferisce.

Una persona

a cui vuoi bene,

con cui dividi gioie e lacrime

a cui ,idealmente

stai sempre assieme;

ti ringrazio dunque,

te lo scrivo

te lo dico:

“Grazie Tante

Mio GRANDE AMICO”.

E nella gola...

E nella gola,

immobile

una palla di fuoco;

le mie gambe,

due fragili ramoscelli;

nella mia mente

i pensieri

vagavano tranquilli.

Sensazione:

logorio,

feroce e doloroso.

COME SE...

 Come se

Aprendo gli occhi

l’avessi vista

tra tante

Come se

ascoltando attentamente

sentissi solo

la sua voce

E così un continuo

aprire e chiudere

gli occhi

E così un continuo

ascoltare in silenzio

E lei

sempre là

sorridente,

felice,

bellissima...

SOLITUDINE

Sono quei momenti

fantastici

ma carichi di mistero:

che bello stare soli!

Forse sono egoista,

poi un piccolo gesto:

uno sguardo,

e ti si spalanca il cuore

davanti a qualcosa

di meraviglioso,

così tanto da stare male.

I SUONI DEL BXC

Nel buio,

il silenzio indispensabile e stentato

del pubblico

viene interrotto.

Ecco il suono di un clacson:

la prima base;

e l’amichevole rumore

dello scontro tra due palette di legno:

la seconda e la terza base.

Poi la palla colpita dalla mazza

e via di corsa

intorno al diamante

preso per mano da questi amici:

i Suoni.

E la palla rotola scampanellando

la difesa è attenta

l’afferra col guanto

Due, due: rimbomba una voce.

Giunto in terza base

riecco il silenzio

e la corsa continua solitaria

fino alla conquista

del meritato punto

POCHI ATTIMI

Quei momenti in cui,

sembra di essere in paradiso:

tutto è meraviglioso.

Gli odori, i colori, i rumori:

profumatissimi,

luminosissimi,

dolci suoni.

IMMENSA ESPLOSIONE

            La Vita                                                       la morte

                    il Tutto                                         il niente

                          Creato                              distrutto

                                Amore                   odio

                                           Tu         io

DOLCE MORTE

Volevi finirla:

basta con le sofferenze

non volevi più vivere

non ti importava niente.

In me però

sete di Te

poterti parlare

averti con me.

È una dolce morte

hanno detto

e Tu sei lì

distesa nel tuo letto.

I tuoi occhi

così, socchiusi

mi fanno ripensare

ad un mondo di delusi...

...di persone

senza più speranza

per le quali il mondo

è perlopiù una stanza

senza più una larga strada

ma una stretta via

che porta presto alla morte

morte dolce: eutanasia

AMELIA

Folti capelli

color  argento

segno di una Vita:

le due Grandi Guerre

figlia, sorella, moglie e madre

una triste stanchezza mai rassegnata

sapienza, saggezza e simpatia:

la mia nonna

GREAT

Sbattono le palpebre:

sono su di un’isola,

in mezzo al verde:

un verde brillante,

che si confonde

con il blu di un cielo

senza quelle strane e morbide

figure bianche.

La linea dell’orizzonte,

approssimata-sfumata:

si vedono in cielo

solo alcuni uccelli esotici,

che volano liberi e,

mi chiamano

sì pare proprio

vogliano parlare con me,

dirmi quanto

sia bello volare.

Salgo su di una roccia,

bruna, con gli spigoli

morbidi e rotondi.

Mi lascio cadere nel vuoto,

sfioro la calda e dorata

acqua del mare,

ho ancora quella sensazione:

sbattono le palpebre,

ma ora non vedo:

lo spazio, i colori;

il mio sguardo è abbagliato

da una stanza piccola e scura,

in cui sembra manchi l’aria.

Ma è un’ottima roccia

Da cui gettarsi

Nella grandezza della vita.

COME...

Come un fiocco di neve

come una lacrima

oppure una farfalla:

semplice e delicata.

CUORE PRIGIONIERO

Credevo mi avessi rubato il cuore,

in realtà l’ho fatto prigioniero;

e quando ci sei tu:

batte forte

come se volesse sfondarmi il petto

per venire da TE.

PIENEZZA

In cielo la luna piena

tonda, bassa e gialla.

Viene fatta notare

alla bambina

Che con assoluta e sincera spontaneità

rivela:

si vede che avrà mangiato tanto!

IL VENTO

Il vento così soffice e trasparente

muoveva la sua bianca criniera,

lui balzava velocemente

verso il sole ormai a sera.

Il suo manto

candido come una colomba,

mi faceva rimanere d’incanto

come il dolce suono di una tromba;

i suoi occhi quasi trasparenti

riflettevano le stelle,

così lontane e lucenti

da far rabbrividir la pelle.

Ad un tratto spiccò un salto,

a conclusione di un lungo ballo

e volò nel cielo alto

quel magnifico cavallo.

CULTURA

Il sole e la pioggia

per un albero

Il sorriso di un bambino

per la sua mamma

Una persona che racconta ma sa ascoltare

per un anziano solo

Così  è la cultura:

secondo qualcuno non ci da di che mangiare,

sicuramente ci NUTRE!!!

IL CIELO

Il cielo così scuro

addolcito dalle stelle

come tante non ne avevo mai viste

Il rumore dell’oceano

La mia pelle sfiorata

da un timido vento

i miei occhi umidi

qualche lacrima rotola

a stento su una guancia

la mia testa

ripensa al passato

immaginandosi il futuro

PIOGGIA

Esco dalla porta

una goccia precipita dal cielo

e si schiaccia al suolo

poi un’altra e tante altre.

In cielo:

il sole si fa largo,

non ci riesce.

Tante gocce

continuano a lanciarsi

come paracadutisti.

Gli uomini,

che invocano la pioggia

ogni volta che il sole

è alto nel cielo

pare che adesso

la disprezzino.

La guardano con odio,

disgustati.

Uscendo di casa

desiderano il sole in cielo;

un sole che poco prima

avevano disprezzato.

L'ARCOBALENO

Adoravo

essere abbagliato

da quei colori.

Il rosso:

quando il sole,

misterioso piromane,

colpisce la sua dimora,

il cielo.

Il blu:

del mare

mentre cammina

verso l’orizzonte

tenendo per mano il cielo.

Il giallo,

di quel raro

e prezioso metallo:

l’oro.

QUASI MANICHINI

Una voce soffusa

ma assordante

mi giungeva

come inutili ultrasuoni.

Intorno a me

Persone:

quasi manichini

con gli occhi attenti

ma la mente altrove.

Ad un tratto

un suono motivato

interrompe la noia,

un consueto silenzio

e tutto prende vita

questo,

un segnale:

la lezione è finita.

PROUD TO BE FORTY

40 erano i ladroni di una nota fiaba, 40 sono le carte del mazzo, qualcuno in più i gatti che vengono messi in fila in una simpatica canzone, 40 sono i miei anni proprio oggi!
Quarantanni
la maggior parte dei quali, nel tempo libero e a tempo "perso" ho scritto delle poesie o presunte tali.
E così, per quaranta giorni, ve ne regalerò una al giorno!!!

 

AMICI SUONI

I rintocchi di una campana

ogni ora e mezzora

Il canto del gallo:

è mattino

Il cinguettio delle rondini:

è arrivata la primavera

Il silenzio ovattato

durante una nevicata

Il passaggio  sporadico

di un’ auto padrona della strada

che provoca la reazione di un cane

Tutto ciò sdraiato nel mio letto

durante una notte qualsiasi

Circa un anno fa, sull'onda dell'entusiasmo delle mie prime note pubblicate su facebook, decisi di creare questo blog; purtroppo per: mancanza di tempo, l'impossibilità di connettermi quotidianamente e l'effimero entusiasmo iniziale, l'ho abbandonato immediatamente.
Tra pochi giorni compirò quarant'anni(sì 40 avete letto bene!!!): quale occasione migliore per ri-dare vita a SOGNI NELL'ARMADIO!?
Incomincerò con un regalo che voglio fare a Tutti in occasione del mio compleanno...ma questa è una sorpresa: dovrete attendere fino a giovedì!!!
A presto,
C.MO