Corre per chilometri
sopportando la fatica
il dolore muscolare
che inevitabilmente arriva
come se avesse preso appuntamento
o quella vocina nella testa:
"fermati, non ce la puoi fare!"
da cui cerca di scappare
aumentando la velocità
ma è sempre lì
una sofferenza
quasi positiva
quasi piacevole
noia
leggermente affievolita
guardandosi intorno
con curiosità
sognando,
fantasticando
emozioni spasmodiche
lacrime di gioia sofferta
scorrono sulle guance
come fossero
gocce di veleno
Ed io così
resisto alla fatica
mentale e fisica
quotidianamente
e penso
a come potrei essere
se non fossi un maratoneta!
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